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La storia delle biblioteche (italiane) attraverso la letteratura di viaggio: origine, metodo ed esiti di una ricerca

Online-Vortrag in italienischer Sprache von | Conferenza web in lingua italiana di Prof. Dr. Fiammetta Sabba (Università di Bologna) – mit einem Korreferat von | con una relazione complementare di Prof. Dr. Thomas Bremer (Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg) zu Reisen des 18. Jahrhunderts durch deutsche Bibliotheken und zu G.E. Lessings Bibliotheksreise nach Italien | sui viaggi tra le biblioteche della Germania del XVIII secolo e sul viaggio bibliotecario di G.E. Lessing in Italia.

Eine Veranstaltung der | Un evento della Staatsbibliothek zu Berlin im Rahmen des Erasmus+-Projekts | nell’ambito del progetto Erasmus+ The Future of Cultural Heritage in Modern Europe in Kooperation mit dem Italienzentrum der Freien Universität Berlin | in cooperazione con l’Italienzentrum (Centro Studi Italia) della Freie Universität Berlin.

L’esperienza del Grand Tour, che ha portato in Italia viaggiatori stranieri provenienti da tutta Europa, rappresenta uno dei fenomeni più rilevanti della storia intellettuale del Vecchio Continente, per le sue poliedriche sfaccettature e per le sue importanti ricadute nella costruzione dei modelli culturali di riferimento a cui hanno guardato le élites aristocratiche e del notabilato borghese lungo tutta l’età moderna. Istituzionalizzato come una vera e propria consuetudine quale percorso formativo almeno fino a tutto il XVIII secolo, esso si è mosso in realtà fin dalla fine del Cinquecento in una sequela pressoché ininterrotta di eruditi, letterati, filosofi che hanno fatto dell’Italia una delle mete privilegiate della loro curiosità conoscitiva. Un’esperienza accompagnata anche da una attenta capacità di osservazione che non ha mancato l’occasione di registrare le caratteristiche della società italiana del tempo, le particolarità del costume e degli stili di vita, gli aspetti naturalistici e la stessa morfologia del paesaggio. La congerie eterogenea di osservazioni e di stimoli scaturiti dal viaggio in Italia si è fatta narrazione in una altrettanto diversificata serie di forme letterarie: resoconti diaristici, lettere, relazioni, guide per il viaggiatore che fanno della letteratura odeporica un genere composito e quasi inafferrabile, ma al tempo stesso un terreno di ricerca fecondo e con una forte vocazione per l’interdisciplinarietà.

La ricerca che si esporrà è stata pubblicata nel volume di Fiammetta Sabba, Viaggi tra i libri. Le biblioteche italiane nella letteratura del Grand Tour (Pisa-Roma, Fabrizio Serra Editore, 2018); essa ha messo in primo piano l’importanza delle biblioteche contemporanee per reperire questo tipo di fonti, ma anche per la storia delle biblioteche, che, visitate dai viaggiatori europei tra XVII e XVIII secolo, sono state descritte sistematicamente nei resoconti odeporici.

La scelta metodologica utilizzata nella selezione dei testi parte dalla distinzione fondamentale tra il genere epistolare e quello del resoconto di viaggio, attraverso cui, in un serrato ordine cronologico che si allunga fino ai primi decenni del XIX secolo, si ripercorrono gli itinerari che hanno condotto letterati ed eruditi a visitare le principali biblioteche italiane. Attraverso le fonti analizzate si viene guidati in un viaggio ideale, in una sorta di complesso e articolato „viaggio tra i viaggi”. Ulteriore prova di questo sarà fornita esponendo i risultati dell’edizione di una memoria autografa manoscritta, cioè quella relativa al viaggio che il bibliotecario Angelo Maria Bandini compì da Firenze alla volta del Sud Italia (1780-1781), pubblicata da Fiammetta Sabba nel volume Angelo Maria Bandini in viaggio a Roma (1780-1781) (Firenze, Firenze University Press, 2019). Da tale ricerca emerge un ricco spaccato culturale della Roma della seconda metà del XVIII secolo: salotti, caffè e cioccolate, riti religiosi, relazioni curiali, azione riformatrice di Pio VI fanno da sfondo alla descrizione minuziosa di una Roma ‘museo diffuso’. Bandini, bibliotecario ed erudito del secolo dei lumi, visita e osserva, infatti, palazzi, gallerie d’arte, gabinetti e chiese, dedicando particolare attenzione alle biblioteche, dal cui setaccio emergono notevoli pezzi e preziose curiosità. Si mostrerà nell’occasione una mappa virtuale per fornire una ulteriore traccia esplorativa, e dimostrare come da ricerche di taglio storico possano scaturire occasioni di valorizzazione del patrimonio culturale contemporaneo supportate dalle nuove tecnologie, che in questa fase storica pandemica sono una risorsa utilissima per riprogrammare a lungo termine l’apprendimento del prossimo futuro.